L’App oggi
Pubblicata il 14 giugno del 2017, Heart of Sardinia è l’app regionale più scaricata sulle risorse turistiche dell’isola. Ha una media di 20.000 utenti attivi, che nell’estate 2021 hanno raggiunto i 70.000; conta centinaia di recensioni positive, con un a media che supera le 4 stelle su Android e su iOS. Al suo interno presenta tre categorie principali:
- Luoghi
Centinaia di luoghi selezionati: documentati direttamente dal team di Heart of Sardinia o inclusi nell’app attraverso partnership (come quella con Monumenti Aperti, di cui è stata app ufficiale per l’edizione 2019). Questa sezione rappresenta senza ombra di dubbio il punto di forza dell’app. - Esperienze
Tutto quello che è possibile fare una volta arrivati nell’isola: come giri in barca, escursioni a cavallo, parapendio, e una lunga serie di proposte legate al turismo esperienziale. - Eventi
Quelli più tipici, da non perdere, assieme a una serie di eventi di partner selezionati da Heart of Sardinia.
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L’origine
L’applicazione è la naturale evoluzione del lavoro iniziato da 7 ragazzi sardi, autori del documentario “Sardegna: la difesa di un paradiso“. Infatti, non limitandosi alla semplice denuncia delle situazioni di inquinamento ambientale, il gruppo ha poi iniziato la sua ricerca di soluzioni concrete partendo da uno dei settori citati proprio negli ultimi minuti del documentario: il turismo. L’idea era quella di valorizzare la Sardegna offrendo contenuti selezionati e concentrandosi sulle risorse turistiche dell’entroterra, da cui deriva appunto il nome di “cuore della Sardegna”.
Per strutturare al meglio l’app, è stato necessario partire da una serie di problemi che rendono precaria la crescita del settore turistico:
- Scarsa accessibilità: a informazioni turistiche, a una rete stradale e sentieristica chiara
- Deficit comunicativo: la Sardegna è davvero solo mare?
- Visibilità di servizi e prodotti migliorabile
- Scarsità di dati sul comportamento dei turisti
Dal 14 giugno 2017 l’app si è proposta come soluzione ai primi tre problemi, mentre col progetto EAGER Analytics – da aprile 2019 – ha iniziato la raccolta di Big data per offrire una soluzione al quarto problema.
(Il primo video di presentazione dell’app, 2017)