Le app sono uno strumento molto caro a noi di EAGER, che avendo creato l’app più scaricata sul turismo in Sardegna crediamo in questa tecnologia. Ma creare un’applicazione mobile è sempre così utile? Sei indeciso e vuoi capire se la tua attività ne ha davvero bisogno? Benissimo! Per cominciare, rispondi a queste domande:

 

1) Quanto vuoi spendere?

 

 

Per creare un’app, più è complessa l’idea che hai in mente, più professionisti dovrai coinvolgere. Una consulenza per una buona user experience può fare la differenza, così come la scelta di un bravo sviluppatore (o magari due: non tutti sanno creare un’app sia per iOS che per Android!), un bravo avvocato per la parte legale, un traduttore (essenziale nel turismo), ecc. Certo, ci sono aziende che si occupano di tutto questo, ma prima di decidere a chi rivolgerti devi chiederti: “Quanto voglio spendere?”. Se vuoi spendere meno di 5000€, qualunque sia la tua idea, lascia perdere. Al massimo punta su un buon sito.

 

2) Creare un’app fa davvero al caso tuo?

 

 

È la domanda più facile che si possa fare, ma può bastare a mettervi in difficoltà. Spesso, nella foga della continua emancipazione tecnologica, avere un’app per promuovere il proprio business può sembrare una soluzione innovativa. Ebbene, a meno che non sia innovativa l’idea alla base, l’innovatività dell’applicazione mobile come strumento è poca: non sono più una novità da almeno dieci anni. Sarebbe un po’ come comprare un iPhone 4 e dire che è qualcosa di mai visto prima.
Conservano la loro importanza, ma dire che sono innovative è fuorviante. Quindi niente scuse! Quello che devi chiederti è: mi serve davvero?

 

3) Esistono già app simili?

 

 

Nel rispondere a questa domanda devi essere onesto e ben informato. In caso di risposta affermativa, sei sicuro di non poter collaborare con app già esistenti? L’esempio più eclatante lo offrono gli Enti locali: quanti comuni hanno una propria applicazione mobile, semivuota e morente? Non avrebbe più senso unificarle tutte?
Il discorso non è molto diverso per le imprese: se possedete un tour operator, valutate di affidarvi ad app già esistenti per raggiungere i turisti; stesso discorso se avete un albergo, o per i gestori di esperienze. Anche ammesso che sentiate veramente necessità di avere una vostra app, a collaborare si fa sempre prima che a partire da zero.

 

4) Hai considerato tutte le spese “secondarie”?

 

 

Prima di firmare qualsiasi contratto, prima di creare un’app, ti suggerisco di considerare tutte le spese aggiuntive: contenuti, abbonamenti, manutenzione ordinaria e straordinaria, aggiornamento della privacy policy, modifiche successive… e molto altro.
Tutte queste variabili possono portarvi via tanti soldi. Ci sono aziende che possono seguirvi dall’inizio alla fine lungo tutto il percorso, ma dovrete mettere in conto l’applicazione mobile come un importante costo fisso.

 

5) Hai pensato di chiedere prima una consulenza gratuita?

 

Se sei riuscito a superare tutte queste domande senza scoraggiarti, puoi finalmente creare un’applicazione mobile senza grosse sorprese. Tieni sempre presente che a volte puoi ottenere ottimi risultati anche con altri strumenti, specialmente nel turismo: ulteriore motivo per cui è meglio chiedere prima una consulenza gratuita. Noi possiamo offrirtene una, aiutandoti a capire se hai davvero bisogno di un’app o se sia meglio puntare su altri strumenti. Non farti problemi, compila il modulo, ti contatteremo noi!